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Abbarbicato su uno strapiombo di parete rocciosa a picco sul lago, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbi uno tra gli scenari più suggestivi del Lago Maggiore.


La facciata della chiesa si presenta oggi con un porticato rinascimentale con quattro archi a tutto sesto, in cui sono conservati i resti di un ciclo di affreschi attribuito ad uno dei figli diBernardino Luini; sulla sinistra invece, a strapiombo sul lago, si erge il campanile risalente al XIV secolo.

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Di particolare interesse anche il sacello, che costituisce il nucleo più antico del complesso, risalendo al 1195. Si presenta su un livello inferiore rispetto alle restanti parti della chiesa, riprendendo le dimensioni del sepolcro di Santa Caterina sul Sinai. Al di sopra della finestra, sulla parete esterna, sono affrescate alcune immagini della traslazione del corpo della santa - da parte degli angeli – al Monte Sinai; altri affreschi (risalenti al XVI secolo) raffigurano le sue nozze, poste fra Sant'Ambrogio, San Gregorio Magno e Sant'Agostino. All'interno della volta è affrescata una raggiera con lo Spirito Santo sotto forma di colomba, circondato da angeli: qui sono conservate dal 1535 le reliquie del beato Alberto Besozzi, il quale è infine raffigurato in preghiera in un affresco del 1892, realizzato nel sottarco.

L'eremo è raggiungibile a piedi attraverso una scala che lo mette in comunicazione da un lato con Quicchio, piccolo agglomerato di case, dotato di posteggio per le auto e di un punto di ristorazione, dall'altro con un approdo recentemente realizzato, a servizio della Navigazione Lago Maggiore. Dal 2010 è inoltre attivo un ascensore, realizzato nella roccia.

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Limitatamente ai sabati e alle domeniche del periodo estivo, è inoltre attivo un collegamento diretto con Laveno, gestito con autobus. A poco più di 3 km dall'eremo è inoltre presente la stazione di Sangiano, sulla linea Luino-Milano; più distante, a circa 6 km, la stazione di Laveno Mombello Nord, posta a capolinea sulla ferrovia Milano-Saronno-Laveno.
L'eremo di Santa Caterina del Sasso, seppur mai direttamente nominato, compare nelle riprese del film di Dino Risi La stanza del vescovo (1977); fu inoltre utilizzato dallo sceneggiato televisivo di Salvatore Nocita I promessi sposi (1989) come convento di Fra Cristoforo, pur non avendo in realtà alcun legame reale con il romanzo manzoniano.

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