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Edificata sulle rovine di castello, per volere di Bernabò Visconti nel 1357, sulla linea difensiva dell'Alto Lago.

Si trova su di uno sperone che scende dal versante nord del Monte Legnone. Fu costruita per proteggere il territorio dalle incursioni e salvaguardare l'importante via di comunicazione della “Scalottola”, ora nota come “Sentiero del Viandante”, che passa alla base dello sperone. La strada portava da Lecco, per la Valsassina, in Valtellina e rappresentava la variante a lago della Via del Bitto, che invece valicava la montagna arrivando direttamente a Morbegno attraverso la Val Biandino e la Bocchetta di Trona. Si legge in un documento: “(I Milanesi) furono sforzati fortificare in Colico il Monteggio (Montecchio Nord, dove esistono ancora le due torrette medievali) ed il passo di Fontanedo con torri ed altre fortezze”.

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La Torre mantenne la sua importanza strategica anche nei secoli successivi, quando venne ampliata e inglobata al sistema difensivo del Forte di Fuentes, divenendone l'opera accessoria più elevata: la tipologia delle murature ne confema la datazione secentesca. Ragguardevole doveva essere la guarnigione che presidiava la fortificazione in epoca spagnola, a giudicare dalle dimensioni dei fabbricati per l'alloggiamento delle truppe, dai magazzini e dalle stalle.

La Torre ha una pianta pressochè quadrata di 7.5 metri per lato e presenta una tipica struttura degli edifici difensivi medievali (es. Torri di Mello, Chiuro, Teglio), realizzata con grossi conci di pietra, è priva di aperture a pian terreno per impedire l'ingresso agli assalitori. Lungo le possenti mura si trovano numerose ferritoie difensive. La porta vera e propria si trovava al primo piano ed era raggiungibile solo grazie ad una scala di legno che poteva essere ritirata all'occorrenza. La struttura interna dell'edificio era pure in legno: rimane visibile lungo il perimetro interno dei muri la mensola su cui si appoggiava l'impiantito.

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Il borgo fortificato era collegato all'abitato di Fontanedo e a Colico da una rete di mulattiere. Borgo e strade sono ancora discretamente conservati, e costituiscono con la Torre un insieme di grande suggestione. Dalla Santella, ancora visibile vicino alla Torre, è stato staccato un affresco raffigurante la Madonna col Bambino, probabilmente del sec. XV; ora è conservato nella chiesa di Curcio, Parrocchia cui appartiene la Torre.

Dal pianoro antistante è possibile ammirare un vasto panorama sulla piana di Colico e tutto l’alto lago che ripaga ampiamente della salita.

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