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- Scritto da Super User
- Categoria: Diavoli e affini
- Pubblicato: 09 Dicembre 2015
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L'atmosfera medievale che si respira entrando nei cortili, nel refettorio e, soprattutto, nell'aula capitolare, sta verosimilmente alla base delle numerose leggende
ambientate in quest'abbazia. Le leggende parlano di cripte segrete, di salme mummificate di abati seduti su dei troni disposti a cerchio, di fiumi sotterranei e di una colonna che "piange" a causa degli orrori di cui sarebbe stata silente testimone.
Senza parlare della cappella sconsacrata che si trova alle spalle del piccolo cimitero situato subito dopo l'abbazia, dove su un muro dell'abside vi è dipinto un spartito palindromo, cioè che si può suonare sia da sinistra verso destra che al contrario. Ed qui secondo la leggenda che un monaco ha rinchiuso il diavolo, infatti secondo dicerie del luogo se si suona nel verso contrario si libera la bestia e nel verso giusto per rinchiuderla.
Ci sono anche alcuni casi alquanto inquietanti:
Il primo esempio che viene citato è quello di un operaio, passato a migliori vita durante i restauri avvenuti verso la fine degli anni ’60. I contadini della zona tentarono di far desistere dai lavori l’impresa incaricata, sostenendo che l’abbazia voleva essere lasciata sola, senza seccatori ne curiosi e che, altrimenti, avrebbe richiesto una vittima. Un incidente al cantiere ferì a morte l’uomo.
Anni addietro venne ritrovato, nelle vicinanze dell’abbazia, il corpo di una ragazza, completamente bruciato. Le storpiature del racconto non tardarono a nascere, depistando l’attenzione su macabri rituali satanici.
Il fatto avvenne nel settembre del 1949. La ragazza, forse in cerca di intimità con un coetaneo venne a contatto con della benzina e riportò gravi ustioni. Ella morirà, ma a casa sua, poco dopo essere stata dimessa dall'ospedale.
Un altro racconto analogo ci parla di un bambino annegato in un fosso accanto all'abbazia. Chi lo rapì? Venne sacrificato da qualche setta segreta?
Insomma una location degna da film horror, in più nel giorno che mi sono recato a visitarla il cielo ero grigio e gli alberi spogli, il tutto per creare una cornice degna di nome.